Avvocato per Concordato Minore

È il professionista che segue il debitore in questa procedura di sovraindebitamento e che in primis permette al debitore di capire se ha i presupposti soggettivi per potervi accedere.

Le condizioni soggettive sono le seguenti: 1. non essere un consumatore; 2. non essere un debitore che è già stato esdebitato nei cinque anni; 3. che abbia già usufruito della esdebitazione per due volte.

Anche perché questi presupposti sono i primi profili che vengono verificati dal Tribunale per poter dichiarare l’ammissibilità della domanda.

Cos'è e a cosa serve un concordato minore

Il concordato minore è una delle misure introdotte dal Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs 14/2019)  in vigore dal 15 luglio 2022. Essa ha natura volontaria ed è il modo attraverso il quale il debitore definisce la sua posizione debitoria con i propri creditori.

Attenzione, però, che il concordato minore può essere utilizzato anche per definire le posizioni dei membri della stessa famiglia se questi presentano una domanda unitaria.

Pertanto con questo strumento le persone ottengono:

  • l’esdebitazione, ossia la cancellazione dei debiti pregressi;
  • la sostituzione delle precedenti obbligazioni debitorie con la l’obbligazione assunta con la nuova obbligazione concordataria.

Chi può accedere alla procedura
di concordato minore

Chi può accedere alla procedura di concordato minore

Possono avvalersi della procedura di sovraindebitamento del concordato minore:

  • i professionisti;
  • i piccoli imprenditori
  • gli imprenditori agricoli,
  • le start-up innovative.

Due precisazioni:

  • non possono accedere, invece, i consumatori;
  • nelle società illimitatamente responsabili sempre che non sia stabilito diversamente il concordato della società ha effetti anche nei confronti dei soci per i debiti cosidetti sociali, non per quelli personali.

Il ruolo dell'avvocato
nella procedura di concordato minore

Farsi assistere da un professionista in questa fase è necessario perché Ti permette di capire in primis se questa è la misura che meglio risponde alle Tue esigenze.

È quindi è da preferire rispetto alla liquidazione controllata.

Successivamente scelta la via, sempre il professionista ti permette ti valutare, se per rispondere alle tue esigenze sia preferibile predisporre una domanda di concordato:

che si sostanzia nella liquidazione dei beni.

che è vista con maggior favore dal legislatore dal momento che è diretta alla prosecuzione della attività imprenditoriale e professionale dell’imprenditore.

TEMATICHE COLLEGATE

1

SALDO E STRALCIO
DEBITI

2

CANCELLAZIONE
CRIF

I vantaggi di un avvocato per concordato minore

Se leggi le norme del CCII deputate in modo specifico al concordato minore (art 74 e seguenti) e quelle previste in generale a tutte le misure in tema di sovrandebitamento potrai vedere che sono molte le possibilità che il codice concede al debitore.

Oltre all’obiettivo principe della cancellazione dei debiti se c’è il voto della maggioranza dei debitori, dobbiamo ricordare anche la sospensione della decorrenza degli interessi e la la sospensione dell’avvio di azioni esecutive individuali da parte dei creditori.

A fronte di questo però il legislatore richiede che il debitore rispetti tutta una serie di regole che richiedono la cosidetta “assistenza tecnica”.

Come fare un concordato minore
e come iniziare il tuo percorso con il nostro studio legale

Un debitore sovraindebitato che vuole presentare una domanda di concordato deve sapere in primis che non c’è “un modello” ma essa ha una forma e una domanda, la cosidetta “libera”, certo è che deve comunque contenere i tempi e i modi attraverso proponi ai creditori di superare la crisi allegando la dovuta documentazione.

La domanda deve essere corredata da: una idonea documentazione a sostegno della domanda e del piano proposto e da una relazione particolareggiata dell’OCC.

La presentazione della domanda: avviene tramite dell’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) e sospende la decorrenza degli interessi convenzionali o legali fino alla chiusura della liquidazione, a meno che non siano garantiti da pegno, ipotecata o privilegio.

La  proposta di concordato è presentata al Tribunale per il tramite che ne valuta la sua ammissibilità. Superato il vaglio di ammissibilità, il Giudice dichiara aperta la procedura e su richiesta dl debitore può dichiarare la sospensione delle procedure esecutive individuali dei creditori. Sempre il Giudice fissa l’udienza che deve essere comunicata ai creditori. La maggioranza dei creditori devono approvare il piano proposto. Se il piano è approvato, il Tribunale emette sentenza di omologa. Diversamente la procedura viene respinta e dichiara aperta la procedura di liquidazione controllata (articolo 268 CCII).

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