Avvocato per cancellazione CRIF
La Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF) è la società privata che gestisce il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC).
Questa è una banca dati ove vengono raccolti tutti i nominativi sia, di persone fisiche che giuridiche, che hanno in corso finanziamenti, mutui o carte di credito con società finanziarie o istituti di credito, oppure, non sono in regola con i pagamenti delle rate. I nominativi pervengono alla centrale rischi su segnalazione degli istituti di credito stessi ai quali i soggetti si rivolgono per richiedere la liquidità loro necessaria.
Il CRIF diventa quindi uno strumento che viene utilizzato dai soggetti aderenti al sistema per valutare l’affidabilità finanziaria delle persone prima di concedere loro il finanziamento richiesto. Al CRIF possono accedere anche gli interessati per capire quale sia la loro situazione personale finanziaria.
Una volta segnalati, i nominativi non rimangono in CRIF per sempre, ma la permanenza dipende dal numero delle rate del piano di ammortamento non pagate. Trascorso il “periodo sanzionatorio” la cancellazione è automatica.
Se per qualsivoglia ragione il Tuo nominativo dovesse, invece, rimanere in CRIF nonostante non ve ne siano più i presupposti, è necessario che affronti subito la situazione perché devi ricordare che, sino a quando rimani iscritto nella banca dati, non ti verrà concesso alcun prestito o mutuo.
La segnalazione al CRIF è l’annotazione che viene fatta in banca dati di CRIF a seguito della comunicazione che l’istituto di credito con il quale hai concluso un contratto di mutuo o con il quale hai una carta di credito o di finanziamento, fa al CRIF stesso notiziandolo che sei in ritardo con il pagamento della rata o lo notizia della circostanza del fatto che non ti è stato concesso il mutuo medesimo.
Attenzione che la segnalazione non “scatta” immediatamente, ma solo se ometti di versare due rate consecutive del piano di ammortamento e solo se ometti di regolarizzare la posizione nei successivi 15 giorni da quando ricevi la raccomandata che l’istituto di credito ti invia per invitarti a provvedere in tal senso (periodo che possiamo definire di tolleranza).
Quindi è vero che l’inadempimento deve essere di due rate consecutive, ma può essere anche per importi minimi (anche solo 100 euro, per capirci). Ed è proprio questo che distingue la segnalazione in CRIF da quella in Banca d’Italia, ove la segnalazione viene fatta a seguito del mancato pagamento di mutui, di prestiti e finanziamenti sopra i 30.000 euro.
Cancellazione CRIF: cosa puoi fare tu?
Per sapere se il tuo nominativo è ancora “legittimamente” inserito nella banca dati dei cattivi pagatori CRIF poi inviare a quest’ultimo una istanza nella quale gli richiedi la trasmissione delle informazioni aggiornate sui tuoi rapporti creditizi (in essere, estinti, in richiesta, rifiutati/rinunciati), inviati a CRIF da banche, finanziarie ed enti partecipanti al Sistema di Informazioni Creditizie EURISC, comprese le segnalazioni dei pagamenti regolari o avvenuti in ritardo o scaduti e non pagati.
È proprio dall’esito di questa richiesta che potrai capire se essa rispecchia la situazione reale anche perché ricordate che sino a quando il Tuo nominativo è inserito in banca dati non puoi avere accesso a nuovi finanziamenti.
Come ottenere la cancellazione dal CRIF:
quando e perché è necessario l'intervento di un legale?
I dati dal CRIF vengono cancellati automaticamente e vengono cancellati al verificarsi dei presupposti che andremo a vedere a breve. Non ci sono “scorciatoie”.
Ci sono però situazioni in cui i dati rimangono in CRIF o vengono inseriti in CRIF in modo illegittimo. Questo può accadere. In tal caso oltre a rivolgerti prontamente all’istituto di credito (dal quale ricordiamo “parte” la segnalazione) è necessario che ti rivolgi ad un professionista per veder tutelati i tuoi interessi. Il nostro team di Studio, assieme all’avvocato Elisa Boreatti, potrà dare il suo supporto per meglio comprendere il percorso da seguire.
La cancellazione della segnalazione al CRIF è automatica una volta trascorso il periodo di tempo previsto. Il periodo varia a seconda del numero delle rate non pagate.
Ecco quindi che:
- se le rate non pagate sono due, deve trascorrere un anno dalla regolarizzazione;
- se sono tre o più di tre e successivamente sono state sanate, devono trascorrere 24 mesi dalla regolarizzazione;
- se invece le rate non sono mai state pagate, devono trascorrere 36 mesi dalla data di scadenza del rapporto contrattuale.
Tieni presente che è la banca che deve comunicare al CRIF che è intervenuto il pagamento della rata. Ecco perché è importante tenere monitorato che quest’adempimento venga eseguito dall’istituto di credito. La cancellazione può avvenire anche a seguito di esdebitazione intervenuta per esserTi avvalso di uno degli strumenti previsti dal Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza – CCII.
Se vuoi capire di cosa stiamo parlando non esitare a prendere contatto con l’avvocato Elisa Boreatti o segui le pagine social dello Studio.
Cancellazione dal CRIF?
Da dove iniziare!
Il primo passo è essere in regola con il pagamento.
Se per qualsivoglia motivo non lo sei, abbiamo visto che è necessario attendere il periodo che abbiamo chiamato “sanzionatorio” e trascorso il quale la segnalazione viene cancellata dalla banca dati. Qui è importante tener monitorata la situazione con delle richieste di certificati in CRIF per verificare che la società aggiorni la Tua situazione e se questo non dovesse avvenire è importante intervenire.
Vogliamo però segnalarTi che se non riesci a pagare i tuoi debiti e non sei in grado di farlo perché Ti trovi in una situazione di sovraindebitamento, puoi verificare se puoi avvalerti di uno degli strumenti previsti dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza che portano all’esdebitazione. In forza di questa, infatti, si può chiedere la cancellazione in CRIF.
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