In questi giorni televisione, carta stampata e social sono tutti concentrati su un argomento: l’aumento del gas e dell’energia elettrica.
Ovviamente non potrebbe essere diversamente anche se, più che degli aumenti di queste due risorse, quello che interessa, purtroppo, sono gli effetti che questi provocano sulla quotidianità di consumatori e di imprese.
Segnalo però che a mio modo di vedere deve essere aggiunto anche un altro soggetto che deve farsi carico delle conseguenze di questi incrementi: il condominio.

L’incremento dei costi di energia elettrica e di gas, da una parte, e l’aumento delle prestazioni richieste dalle aziende fornitrici, dall’altra, hanno reso (e rendono) insufficienti infatti le somme previste dagli amministratori di condominio all’inizio della gestione. Questo ha quale conseguenza diretta il fatto che essi devono provvedere a rivedere i bilanci di gestione dei condomìni introducendo, magari, anche rate straordinarie per far fronte al pagamento dei servizi che vengono erogati a favore dello stabile.
Ecco quindi che i condomini, con le loro risorse economiche, devono far fronte sia all’aumento delle forniture così come riferite alle loro unità abitative, sia al condominio nel suo complesso.
Si sente aleggiare come possibile risposta a queste situazione di “stallo” il fatto che il pagamento del dovuto potrebbe essere dilazionato.
In tal caso, quindi, l’amministratore, da una parte dovrebbe cercare di trovare degli accordi con le compagnie di fornitura in caso di ritardi nei pagamenti e, dall’altra, concedere dilazioni ai condomini nel pagamento del debito maturato (nella speranza che questi siano rispettosi degli impegni assunti in modo tale da non mettere in difficoltà l’intero sistema condominio).
Tuttavia, a ben guardare questa non può essere una soluzione sostenibile perché non risolve il problema: semplicemente sposta in avanti gli impegni di spesa (magari con un aumento della stessa perché vengono calcolati gli interessi) che poi vanno a sommarsi con quelli che ordinariamente vengono assunti.
Non rimane, quindi, che attendere e vedere quali possono essere le possibili soluzioni che verranno messe in atto senza dimenticare, per l’appunto, che esiste una realtà complessa, quella condominiale, con la quale si deve necessariamente fare i conti.