Debiti agricoli: chi può contrarli?

Elisa Boreatti
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I soggetti che hanno debiti agricoli sono gli imprenditori agricoli.

Questa è la risposta immediata. Ma non è tutto qui in realtà. Scopriamo il perché.

Chi può definirsi un “imprenditore agricolo” secondo la legge?

Per la risposta, dobbiamo leggere l’art. 2135 cc così come modificato dal D.lgs 228/2001 “orientamento e modernizzazione del settore agricolo” che ritiene che è tale colui che esercita l’attività di:

  • coltivazione del fondo;
  • selvicoltura;
  • allevamento;
  • attività connesse.

È sufficiente quindi esercitare una delle attività indicate dal legislatore?

Attenzione però che per avere la qualifica di imprenditore agricolo le prime tre attività devono essere esercitate in un modo particolare ossia devono

  • essere dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso;
  • essere di carattere vegetale o animale, e devono (o possono) utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.

.

Vi state chiedendo perché il legislatore ha fatto queste ulteriori specifiche?

La risposta è semplice: perché ritiene che possano essere qualificati imprenditori agricoli solo coloro la cui attività sia strettamente collegata al ciclo biologico e alla terra/mare andando così ad escludere tutte quelle svolte in modo estemporaneo e svincolato dalla “terra” (o mare).

Quali sono le attività connesse alle tre principali?

Vi state chiedendo che cosa mai potrebbe rientrare in questa categoria? Non preoccupatevi perché è lo stesso legislatore che ha voluto dare concretezza a questa espressione, che diversamente sarebbe rimasta una grande incognita.

Ecco quindi che per “attività connesse” si intendono tutte quelle:

  • esercitate dal medesimo imprenditore agricolo;
  • dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali;
  • dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata;
  • di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.

Quali sono le attività che sono agricole e quali non lo sono?

Leggendo quindi queste poche righe capite bene che se svolgete nei termini anzi indicati una attività, per esempio, di allevamento del bestiame, l’attività di vivaista oppure l’attività cd ittica, potreste dire di essere un imprenditore agricolo. Specifico potresti perché è sempre necessaria poi l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese di cui all’art. 2188 cc.

Sono considerate, invece, estranee all’attività agricola, ad esempio, l’attività di realizzazione e gestione di villaggi turistici solo perché non possono essere ricondotte a nessuna delle categorie indicate nel comma 1 dell’art. 2135 cc.

È considerata estranea anche l’attività di allevamento di bestiame se non è esercitata in collegamento con il fondo. Ecco quindi che seppur astrattamente essa possa farsi rientrare perché contemplata al comma 1 dell’art. 2135 cc, concretamente non lo è se l’allevatore non la svolge in collegamento necessario e funzionale con il fondo stesso. Ecco perché una attività di allevamento di cavalli diretta alla riproduzione e all’allevamento dei cavalli da corsa non è qualificabile come agricola richiedendo un complesso di conoscenze tecniche in un settore che è sostanzialmente estranei a quello propriamente agricolo.

Se non sei un imprenditore agricolo, cosa sei?

La risposta è: siete un imprenditore commerciale.

Perché è importante che tu sappia che imprenditore sei?

Perché se hai più debiti di quelli che puoi permetterti di pagare e sei un imprenditore agricolo, allora puoi valutare una delle misure che il Codice della Crisi di Impresa mette a disposizione per i soggetti sovraindebitati.

Diversamente, dovrai rivolgere il tuo sguardo a strumenti quali la liquidazione giudiziale o il concordato preventivo.

Ecco quindi che prima di tutto, devi capire chi sei perché è solo in questo modo che potrai intraprendere correttamente il percorso che ti può portare alla cancellazione dei debiti. A questo proposito ti invitiamo a leggere cosa può fare il nostro Studio a riguardo direttamente visitando il nostro sito nella sezione “Sovraindebitamento“.

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