DIRITTO CIVILE: Contratto preliminare di preliminare, quando è nullo?

Elisa Boreatti
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Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza n. 7868/19; depositata il 20 marzo

 

La Corte di Cassazione con l’anzidetta ordinanza stabilisce che:

“La Corte d’Appello ha esaminato le due scritture del 13 e del 30 ottobre 1995 avendo cura di accertare se quella anteriore fosse solo la prima di diverse pattuizioni obbligatorie progressivamente orientate verso la stipula del definitivo, ovvero se potesse rivestire le qualità proprie di un preliminare, e secondo i giudici di merito entrambe le scritture rivestono le qualità di un preliminare, in quanto col primo accordo si è determinata tra le parti l’intesa contrattuale e l’oggetto della compravendita; col secondo si è dato atto dell’ulteriore dazione di una somma in acconto, nonché della previsione del momento di ulteriore perfezionamento dell’intesa.

Per questo, in ultima analisi, le Sezioni Unite hanno affermato il principio di diritto per cui in presenza di contrattazione preliminare relativa a compravendita immobiliare che sia scandita in due fasi, con la previsione di stipula di un contratto preliminare successiva alla conclusione di un primo accordo, il giudice di merito deve preliminarmente verificare se tale accordo costituisca già esso stesso contratto preliminare valido e suscettibile di conseguire effetti ex art. 1351 e 2932 c.c., ovvero anche soltanto effetti obbligatori, ma con esclusione dell’esecuzione in forma specifica in caso di inadempimento. Egli deve ritenere produttivo di effetti l’accordo denominato come preliminare con il quale i contraenti si obblighino alla successiva stipula di un altro contratto preliminare, soltanto qualora emerga la configurabilità dell’interesse delle parti a una formazione progressiva del contratto basata sulla differenziazione dei contenuti negoziali e sia identificabile la più ristretta area del regolamento di interessi coperta dal vincolo negoziale originato dal primo preliminare.”

Si allega il testo dell’ordinanza:

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza n. 7868; depositata il 20 marzo 2019

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