DIRITTO CONDOMINIALE: Aiuto, c’è da rifare la facciata … ma ci sono i bonus!

Elisa Boreatti
Condividi con
LinkedIn
Email
Print

Oggi partiamo da una domanda: cosa succede quando il condominio, ricevuta la convocazione da parte dell’amministratore, legge l’ordine del giorno e scopre bisogna rifare la facciata condominiale?

Nel corso dell’assemblea, il nostro condomino, insieme agli altri, sarà dunque chiamato a deliberare.

Alla decisione di rifare la facciata, si è arrivati piano piano: dapprima è stato dato l’incarico ad un professionista perché stilasse un capitolato, poi è stata indetta una gara con relativo deposito delle buste da parte delle imprese chiamate a partecipare. Infine, eccoci al dunque: i maledettissimi lavori sono da fare.

Il nostro condomino è disperato: dovrà riferire, chi alla moglie chi al marito, l’assoluta necessità della spesa, che creerà scompensi famigliari, perché a qualcosa si dovrà rinunciare.

Ma improvvisamente, ecco che una luce tra la nubi rischiara il cielo e i pensieri del povero condominio: l’amministratore parla di un bonus!

UN bonus fiscale per i lavori che si andranno a fare.

Ma cosa sono questi bonus fiscali? Non sono altro che delle agevolazioni, volte a risollevare il mercato dell’edilizia, concesse dallo Stato sotto forma di detrazioni e/o vantaggi fiscali.

L’amministratore argomenta in assemblea, e qui l’umore del nostro condomino migliora a vista d’occhio e la sua espressione da truce diventa giuliva, che ne esistono diversi, ma che l’ultimo in approvazione con la legge di bilancio 2020 è una bomba.

Infatti, dal primo gennaio 2020 il disegno di legge di bilancio prevede, a favore di tutti quei soggetti che andranno a svolgere lavori sulle facciate condominiali o delle proprie abitazioni, il c.d. “bonus facciate”, in forza del quale sarà possibile portare in detrazione il 90% delle spese sostenute, senza limiti di spesa o di reddito, per il rifacimento delle facciate. Tale rifacimento include dai semplici interventi di tinteggiatura fino alla ripulitura ed alla intonacatura, prospetti di facciata, ringhiere, decorazioni, marmi, canali di gronda e tutti i sistemi di smaltimento delle acque piovane, impianti di illuminazione e cavi TV e, se ci sono cavi penzolanti sulle facciate, sarà possibili metterli sotto traccia.

Per tali detrazioni decisiva è l’effettuazione della spesa nel 2020. La detrazione sarà spalmabile in dieci anni dalle singole dichiarazioni dei redditi.

Ma se abbiamo già iniziato i lavori nel 2019 o nel 2018 e nel 2020 dobbiamo unicamente saldare il conto, siamo esclusi da questo bonus? A rigor di logica no, purché il pagamento avvenga nel 2020.

Inoltre, questo bonus facciate è cumulabile con altre agevolazioni: la misura non va in conflitto con le altre su risparmio energetico e ristrutturazioni, quindi si potrà tinteggiare la facciata e contestualmente eseguire interventi che rientrano nell’ecobonus usufruendo di entrambe le detrazioni (quella per le facciate al 90% – senza limiti di spesa e prevista solo per il 2020 – e quella sull’efficientamento energetico al 65%).

Il nostro condomino, a questo punto, dopo la descrizione di questa meraviglia di agevolazione concessa dallo Stato, è più tranquillo e guarda al lavoro da farsi senza troppe ansie, speranzoso che, con la conversione in legge, tale agevolazione resti nella forma proposta e non subisca modifiche di sorta.

Riproduzione riservata

 

Avv. Gennaro Colangelo

CATEGORIE

Sei in un soggetto sovraindebitato?
Risolvi la tua situazione!

Compila il modulo per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno.

ISCRIVITI AL NOSTRO GRUPPO “Come fare per non morire più di debiti?”

SCOPRI DI Più