Corte di Cassazione, sez. VI Civile – L, ordinanza 19 dicembre 2018 – 24 gennaio 2019, n. 2101
Grave disturbo depressivo cronico” accompagnato da “manifestazioni psicotiche”: questi elementi non sono sufficienti per vedersi riconosciuto il diritto alla indennità di accompagnamento.
Respinta anche in Cassazione la richiesta presentata da una donna all’Istituto nazionale di previdenza sociale. Decisiva, secondo i Giudici, la constatazione che ella è in grado di badare a sé stessa – lavandosi e facendo la spesa, ad esempio – e alla propria abitazione.
Gli organi giudiziari intervenuto hanno ritenuto irrilevante persino la certificazione rilasciata da un Dipartimento di salute mentale.
Per i Giudici, difatti, il «quadro patologico» della donna non è così grave, e a testimoniarlo c’è il fatto che «ella è capace di svolgere attività quale lavarsi da sola, andare a fare la spesa, avere cura della propria abitazione» ed è in grado di «comprendere l’importanza e il significato di quegli atti, anche ai fini della salvaguardia della propria condizione psico-fisica».
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Si allega il testo dell’ordinanza
Corte di Cassazione, sez. VI Civile – L, ordinanza 19 dicembre 2018 – 24 gennaio 2019, n. 2101