FIDEIUSSIONE: UN IMPEGNO ECONOMICO PERSONALE

Elisa Boreatti
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E’ un contratto accessorio, disciplinato dagli articoli 1936 e ss.del codice civile, con il quale un soggetto, chiamato fideiussore, garantisce nei confronti del creditore l’adempimento di un debito altrui. Il terzo, quindi, si fa garante del pagamento, con il suo patrimonio, di un debito che un’altra persona ha contratto.

Per questo la fideiussione si qualifica come garanzia personale e si differenzia dall’ ipoteca e dal pegno che, invece, sono una garanzia reale in quanto la prima iscritta dal creditore sul bene immobile specifico e, il secondo, sempre su beni, ma mobili.

Garanzia personale e reale: quale la differenza?

Se un bene esce dal patrimonio del fideiussore nel caso di garanzia personale il creditore non può avere alcuna pretesa su detto bene. Vuol dire cioè che non può seguirlo, ma dovrà rivalersi solo sui beni rimasti. Non vi è quindi quello che tecnicamente viene definito di diritto di sequela, come accade invece nel caso di ipoteca e pegno.

I soggetti

I soggetti che intervengono in questa operazione sono due: il creditore e il terzo, mentre non si chiede il consenso del debitore data la funzione di garanzia del contratto. Non è, tuttavia men vero che, spesso, di fatto, vi è una precedente intesa tra debitore e fideiussore.

Inoltre si presti attenzione ad un altro fatto.

Quando viene usata la fideiussione ?

Le ragioni possono essere le più varie.

Ad esempio perché una persona è giovane e con pochi anni lavorativi alle spalle chiede un prestito; in tal caso la banca chiede che un terzo, spesso un parente, garantisca l’adempimento. In tal modo l’istituto di credito non chiede altro di venir rassicurato dal padre in merito all’adempimento dell’obbligazione assunta.

Pagato il debito dal fideiussore, cosa succede?

Il fideiussore è sia surrogato nei diritti che il creditore aveva contro il debitore, sia ha azione di regresso verso il debitore.

Nella sostanza il garante paga il debito al creditore chiede il rimborso al debitore e qualora questo non adempia spontaneamente può avviare un azione di regresso nei suoi confronti.

Riproduzione riservata

Avv. Elisa Boreatti

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