Corte di Cassazione, Sesta Sezione Penale, sentenza n. 13407/2019
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Spesso accade che in sede di separazione o divorzio, la casa famigliare venga assegnata alla ex moglie ed ai figli.
Ma ci si è mai chiesti se commette reato l’ex marito che fa staccare la luce e il gas nella casa familiare nonostante i ripetuti solleciti mossi nei confronti della ex moglie assegnataria?
Sul tema si è pronunciata la Cassazione Civile con sentenza n. 13407 del 2019 la quale ha chiarito che nel caso in cui la ex moglie assegnataria della casa familiare si rifiuti di fare le volture a suo nome non c’è scampo per l’ex marito che pensa si farsi giustizia da sè.
Infatti l’uomo è stato condannato per il reato di cui all’articolo 393 c.p. ossia esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reato per il quale la legge prevede la reclusione fino a un anno. Se il fatto è commesso anche con violenza sulle cose, alla pena della reclusione è aggiunta la multa fino a duecentosei euro.
La decisione dei giudici è stata determinata dal fatto che l’uomo, attraverso un atto arbitrario, avesse lasciato al buio non solo la ex moglie ma bensì anche i figli evidenziando altresì che la violenza sulle cose è scriminata solo quando c’è la necessità impellente di rientrare in possesso del bene o di ripristinare il diritto di esercizio di godimento.
Tale circostanza non vi era nel caso di specie e pertanto la Cassazione Civile con sentenza 13407/2019 ha condannato l’ex marito al pagamento di due mila euro di ammenda oltre alle spese legali.
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Si allega il testo della sentenza:
Corte di Cassazione, Sesta Sezione Penale, sentenza n. 13407/2019