Oggi vi voglio far riflettere su questa situazione.
Il consumatore che non possiede beni può chiedere l’esdebitazione dell’incapiente.
Un imprenditore cancellato dal registro imprese incapiente senza beni cosa può fare?
Ebbene una recente sentenza del Tribunale di Milano – 12 gennaio 2023. Pres. Macchi. Est. Pipicelli – ha sottolineato che sussistenti i requisiti di cui all’art. 268 CCII egli può chiedere la liquidazione controllata anche se è senza beni. Avete letto bene. Non ho sbagliato a scrivere.
Volete sapere come sia possibile chiedere la procedura di liquidazione controllata dei beni senza avere beni da controllare?
Allora continuiamo a leggere.

Questo è possibile perché la carenza dei beni accertata dopo l’apertura della procedura ne comporta la sua chiusura che, però, porta “con sé” il beneficio esdebitatorio decorsi tre anni dalla sua apertura.
Questo vuol dire che l’assenza di beni e quindi di attivo da distribuire ai creditori non determina l’inammissibilità originaria della domanda o alcun annullamento della procedura.
Come in tutte le cose c’è un però.
Qualora il debitore eccepisca l’incapienza, ebbene in tal caso la procedura non può proseguire.
Per tenere allenata la memoria ricordiamoci che la liquidazione controllata è uno dei rimedi che può essere chiesto sia dal debitore che dal creditore quando il debito è pari o superiore ad euro 50.000,00. La domanda può essere formulata anche dal PM se l’insolvenza riguarda un imprenditore. Il debitore deve essere poi in stato di sovraindebitamento che, ricordiamolo, è l’impossibilità a soddisfare le proprie obbligazioni in maniera strutturale (la cd insolvenza).