Dal 15.7.2022 l’imprenditore non ha più scuse per prestare massima attenzione alla sua impresa

Elisa Boreatti

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L’art. 3 del CCII recita “l’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente” e “l’imprenditore collettivo deve istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato ai sensi dell’art. 2086 cc.”.

Quest’ultimo articolo che è stato riformato a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 375 CCII.

Dalla lettura congiunta di queste due norme emerge l’obbligo per l’imprenditore, nella ditta individuale, e per gli amministratori, nelle imprese collettive, di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili o adeguate misure (imprese individuali) in grado di rilevare tempestivamente lo stato di crisi permettendo che questi vengano gestiti prima che la crisi diventi conclamata e intervenga l’invito alla composizione negoziata ad opera dei soggetti abilitati (organi controllo societario, creditori pubblici qualificati).

Ai fini della tempestiva rilevazione, gli assetti sono adeguati se consentono

  1. di rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o finanziario;
  2. verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale per i successivi 12 mesi;
  3. verificare la presenza di segnali di allarme indicati all’art. 3 comma 4 del CCII, ovvero:
    • debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni stesse; 
    • debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
    • esposizioni scadute o sconfinate nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari scadute da più di 60 giorni purché rappresentino complessivamente almeno il 5% cento del totale delle esposizioni; 
    • verificare la presenza di una o più esposizioni previste dall’art. 25-novies, comma 1 del Ccii che riguarda le segnalazioni dei creditori pubblici qualificati (i quali dovranno segnalare all’imprenditore la necessità di aderire alla Composizione Negoziata della Crisi). Le soglie di segnalazione dei creditori pubblici qualificati sono vigilate da Inps, Agenzia Entrate, Inail ed Agente Riscossore (Approfondisci i segnali di allarme indicati all’art. 3 comma 4 del CCII).
  4. ricavare le informazioni necessarie a seguire la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento di cui alla disciplina della composizione negoziata.

Sul punto la direttiva insolvency scrive “Quanto prima un debitore è in grado di individuare le proprie difficoltà finanziarie e prendere le misure opportune, tanto maggiore è la probabilità che eviti un’insolvenza imminente o, nel caso di un’impresa la cui sostenibilità economica è definitivamente compromessa, tanto più ordinato ed efficace sarà il processo di liquidazione”.

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