Ristrutturazione dei debiti del consumatore: la guida completa

Elisa Boreatti
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INDICE DEI CONTENUTI
1. Cosa è la ristrutturazione dei debiti del consumatore?
2. Quali sono i vantaggi nell’utilizzare la procedura di ristrutturazione del debito del consumatore
3. Chi può accedere alla procedura di la ristrutturazione dei debiti del consumatore e quali sono i requisiti di ammissibilità
4. Chi non può accedere alla procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
5. Come funziona la ristrutturazione dei debiti del consumatore: come presentare la domanda e cosa deve contenere
6. Quanto tempo dura la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
7. Come possiamo aiutarti? L’assistenza di un avvocato durante la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
8. Alternative alla procedura d ristrutturazione dei debiti del consumatore


La ristrutturazione dei debiti del consumatore è uno degli strumenti che il legislatore ha previsto nel Codice della Crisi dell’impresa e dell’Insolvenza a favore del consumatore (articoli dal 67 al 73).

A ben vedere una misura “simile” era già stata prevista nella legge 3/2012 ed era nota con il nome di “piano del consumatore”. Tuttavia sono state proprio le sue difficoltà di applicazione che hanno indotto il legislatore ad una rivisitazione della misura.

Cosa è la ristrutturazione dei debiti del consumatore?

È uno strumento rivolto ad un consumatore che si trova in una situazione di crisi o di insolvenza e che non è quindi più in grado di far fronte al pagamento dei debiti.

Quali sono i vantaggi nell’utilizzare la procedura di ristrutturazione del debito del consumatore

Lo strumento si caratterizza per i seguenti profili:

  • Il consumatore non deve vendere i suoi beni per uscire dalla situazione di sovraindebitamento in cui si trova.
  • L’effetto esdebitativo (ossia la possibilità di non pagare quei debiti che non sono stati pagati nell’ambito del piano di ristrutturazione) si ottiene con la omologa del piano da parte del Giudice e con  la corretta esecuzione dello stesso.
  • Il consumatore ha la possibilità di mantenere la prima casa e il relativo contratto di mutuo se in regola con il versamento delle rate del piano di ammortamento.
  • Il consumatore ha la possibilità di non proseguire con in contratti di cessione del quinto.

Chi può accedere alla procedura di la ristrutturazione dei debiti del consumatore e quali sono i requisiti di ammissibilità

Una delle novità che sono state apportate dal legislatore rispetto al “vecchio piano del consumatore” è che oggi possono accedere allo strumento:

  • I soci illimitatamente responsabili laddove possano essere qualificati come consumatori.
  • I membri di una stessa famiglia che versano in una situazione di sovraindebitamento. In questo caso essi possono accedere presentando un unico piano.
  • I consumatori che hanno contratto debiti nell’ambito dei contratti di finanziamento con cessione del quinto.
  • Il consumatore.

.

Si deve specificare che una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord (12.11.2022) ha deciso che rientra in questa categoria (e quindi può presentare il piano di ristrutturazione) la persona che con il piano intende regolare  debiti inerenti la propria attività di impresa e quelli contratti per far fronte ai bisogni di natura personale e familiare sempre che lo squilibrio patrimoniale, economico sia derivato “esclusivamente” da queste ultime.

In tal modo il Tribunale di Napoli Nord ha preso posizione rispetto alla questione se un consumatore – che è stato un imprenditore o un professionista e che quindi ha debiti di natura promiscua – può accedere alla misura del piano di ristrutturazione. Ecco quindi che secondo il giudice il focus deve essere rivolto non all’attività che è stata svolta dalla persona, ma solo alla natura delle obbligazioni che ha determinato la sua situazione di sovraindebitamento.

Chi non può accedere alla procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore

Il legislatore ha previsto dei limiti di accesso allo strumento.

Ecco quindi che non può accedere il consumatore:

  • Che ha determinato per colpa grave, malafede o frode lo stato di sovraindebitamento.
  • Se è già stato esdebitato nei cinque anni precedenti.
  • Se ha già beneficiato della esdebitazione per due volte.

Come funziona la ristrutturazione dei debiti del consumatore: come presentare la domanda e cosa deve contenere

Il piano di ristrutturazione viene presentato dal consumatore, in possesso dei requisiti che abbiamo visto nelle sezioni precedenti, attraverso un Organismo di Composizione della Crisi.

Questi ha poi il compito di predisporre una relazione conclusiva che dovrà essere presentata al Tribunale competente dinnanzi il quale si apre la così detta fase giudiziale. Nella procedura un ruolo decisamente marginale hanno i creditori. Questi, infatti, possono (non devono) intervenire presentando, ad esempio, delle loro osservazioni/contestazioni al piano che il debitore ha presentato. Tuttavia il Tribunale non è vincolato alle loro contestazioni e quindi, seppur presenti, può omologare lo stesso il piano. Questo accade, ad esempio, qualora il Giudice valuti che il piano offra ai creditori una soddisfazione quantomeno uguale a quella che potrebbero avere in sede di liquidazione controllata.

Quanto tempo dura la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore

Va subito precisato che il legislatore non ha stabilito una cosidetta “durata minima o massima” della misura. Nonostante questo nel momento in cui viene presentato un piano di ristrutturazione il consumatore non dovrebbe indicare termini troppo lunghi.

Come possiamo aiutarti? L’assistenza di un avvocato durante la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore

Anche se il piano di ristrutturazione non necessita dell’assistenza di un legale, a differenza di quanto accade per esempio per le altre misura previste per uscire dallo stato di sovraindebitamento, è consigliabile rivolgersi ad un professionista non solo nella prima fase, quella stragiudiziale che si svolge dinnanzi l’Organismo di Composizione della Crisi, ma ancor prima.

Questo perché già nella cd fase preliminare il professionista può valutare se sussistono i requisiti soggettivi od oggettivi e può consigliare ad esempio in merito alle tempistiche del piano di ristrutturazione stesso. Non va dimenticato, infatti, che sebbene non vi siano indicazioni temporali sulla durata, questa può essere utilizzata dal giudice, in caso di contestazioni da parte dei creditori, come parametro di valutazione della convenienza di questa misura rispetto a quella della liquidazione controllata.

Alternative alla procedura d ristrutturazione dei debiti del consumatore

Liquidazione controllata che si ricorda per il consumatore è l’unica alternativa in quanto il concordato minore è misura di cui non può beneficiare, proprio in quanto consumatore.

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